Gli italiani vivono sempre più a lungo, ma è importante investire nella prevenzione. Questo in sintesi il dato che emerge dal Rapporto Osservasalute 2014, pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane.
Se da un lato aumentano le aspettative di vita per entrambi i sessi, passate in dieci anni da 77,2 a 79,6 anni per gli uomini e da 83,0 a 84,4 anni per le donne, dall’altro crescono anche i nuovi casi di tumori prevenibili. Infatti, tra le donne, i nuovi casi di tumore al polmone, tra il 2003 e il 2013, sono aumentati del 17,7%, così come quello alla mammella che registra un incremento del 10,5%. Tra gli uomini l’incidenza del tumore al colon retto, nello stesso periodo, è aumentata del 6,5%.
Per questo motivo il Rapporto evidenzia come sia “sempre più urgente incentivare l’offerta di servizi di prevenzione e di politiche socio-sanitarie ad hoc che riducano la probabilità dei cittadini di ammalarsi e fronteggino i bisogni sanitari di una popolazione sempre più anziana, con l’insorgenza sempre maggiore di più malattie croniche nello stesso individuo”.
Lo studio conferma che uno dei principali punti di debolezza del nostro Paese è la sedentarietà, in crescita in maniera significativa per entrambi i generi (da 34,6% a 36,2% negli uomini e da 43,5% a 45,8% nelle donne), con un conseguente aumento della percentuale di italiani sovrappeso e obesi. Complessivamente il 45,8% dei soggetti di età maggiore di 18 anni è in eccesso ponderale, mentre era il 45,4% nel 2009, il 45,9 nel 2010, il 45,8 nel 2011.
“Questi dati – commenta il Presidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni – dimostrano ancora una volta quanto sia importante promuovere la corretta alimentazione e il benessere psico-fisico. Anche AVIS è in prima linea nella diffusione di questo messaggio, per sottolineare come il dono del sangue rappresenti uno dei tanti gesti alla base di uno stile di vita sano e attivo. Quest’anno il nostro impegno sarà ancora più intenso grazie alla partecipazione ad Expo attraverso una ricca serie di iniziative che ci permetteranno di diffondere il nostro messaggio a una platea internazionale e di conoscere, attraverso il questionario che abbiamo predisposto assieme a Nutrition Foundation of Italy, le abitudini alimentari della popolazione mondiale”